Abbiamo
deciso di creare delle schede di approfondimento per ognuno dei nostri
prodotti.
Queste
schede saranno presto disponibili anche sul nostro sito internet.
Pecore Australiane |
Iniziamo
dalle fibre, iniziamo ovviamente dalla lana.
La lana può
essere raggruppata in 3 grandi categorie:
1) lana merinos: corta, finissima, molto arricciata e destinata all’abbigliamento
2) lana
incrociata: di media finezza, poco
arricciata, destinata alla produzione di tessili per l’arredamento
3) lana
ordinaria: lunga, setolosa, destinata a prodotti particolari come la
confezione di materassi
Tosatura vecchio stile |
La tosatura
La tosatura
delle pecore si esegue una volta l’anno e in alcuni luoghi due volte.
Il metodo
tradizionale, ancora in uso in parecchi paesi, è quello della tosatura a mano
fatta con grosse forbici oppure con tosatrici a pettine. Nei grandi allevamenti
che possono, come in Australia, raggiungere anche i 10.000 capi, la tosatura
viene fatta con speciali macchinette elettriche che assicurano una tosatura
rapida e una rasatura massima.
Non appena
il vello è raso la lana viene raccolta e portata alla cernita.
La prima operazione
della cernita consiste nella sbordatura o skirting (che consiste nella
eliminazione degli scarti detti pezzami).
A questo
punto il vello viene arrotolato in modo che la spalla, cioè la parte migliore,
resti al di sopra quindi si passa alla classificazione del prodotto che viene
fatta prendendone in considerazione finezza, lunghezza, colore e condizioni
generali.
-
lane sucide: tali e quali come provengono
dall’animale
-
lane saltate: lavate addosso all’animale
-
lane lavate o scoured: lavate dopo la
tosatura (mantengono parte dell’untuosità propria del vello che serve a
conservarlo)
-
lane laf: lane lavate a fondo
La lana di
1° tosa si chiama agnellina, il famoso lambswool.
Questa lana proviene da agnellini intonsi fino agli 8 mesi di vita.
E’ una
buonissima lana (19.5 micron) per la quale l’I.W.S (International Wool Secretariat) ha lanciato
nel 1984 il famoso marchio LAMBSWOOL abbinandolo al simbolo della pura lana
vergine con il proposito di tutelare la lana extrafine di agnello.
Caratteri e morfologia
Il vello
grezzo è formato da ciocche di fibre più o meno agglutinate dall’untume e dal
sudore mischiati a sostanze di varia natura come fibre, paglia, polvere…
Liberate da
tutte le impurità le ciocche si dimostrano formate da fibre di lunghezza
oscillante dai 4/6 ai 40 cm.
E’ cattiva
conduttrice di calore e ciò la rende apprezzata per la preparazione dei tessuti
caldi ma ciò che rende veramente coibente e protettivo un tessuto di lana
risiede nella sua particolare struttura che le permette di trattenere l’aria
nell’intrico delle sue fibre elementari.
E’ la fibra
con il più elevato potere di assorbimento dell’umidità ma nel contempo è
altamente idrorepellente. Una goccia d’acqua fatta cadere su un tessuto di
lana, una volta rimossa, non lascia alcuna traccia di bagnato. Può infatti
assorbire umidità fino al 33% del proprio peso senza dare sensazione di
bagnato. Ciò che avviene è una reazione chimica pa la quale la fibra sviluppa
calore mentre le sue molecole assorbono l’umidità. Tutto questo consente al
corpo umano la massima protezione contro repentini sbalzi di temperatura.
E’ la fibra
meno infiammabile che esista, brucia con difficoltà emanando un odore
sgradevole e forma un carbone gonfio e spugnoso.
Al
microscopio la lana appare formata da 3 strati:
- lo strato esterno, costituito da minutissime cellule appiattite a forma di scaglie, disposte ad embrice
- lo strato mediano che è formato da un insieme di esili cellule fusiformi
- lo strato interno formato dal midollo 8che può anche mancare lasciando un canale vuoto
- lo strato esterno, costituito da minutissime cellule appiattite a forma di scaglie, disposte ad embrice
- lo strato mediano che è formato da un insieme di esili cellule fusiformi
- lo strato interno formato dal midollo 8che può anche mancare lasciando un canale vuoto
La lana è
costituita da cheratina, proteina ricca di zolfo costituente essenziale anche
di unghie, capelli e corna e da sostanze grasse che, purificate, prendono il
nome di lanolina.
I caratteri
che ne determinano il valore e la sua idoneità a diversi usi sono: la finezza,
la lunghezza, le ondulazioni, le elasticità, la tenacità, il colore.
La finezza è senz’altro uno dei caratteri
più importanti poiché da esso dipende il grado di filabilità, ossia la
lunghezza di filato che si può ottenere con un certo peso di lana. Le lane
quindi sono considerate tanto più pregiate quanto sono più fini.
Le lane più
fini sono anche le più corte e le più ondulate, come la merinos.
Sono
definite fibre corte quelle inferiori
ai 6-7 cme, fibre lunghe quelle
superiori (le longwools inglesi possono raggiungere anche 40 cm!).
Le ondulazioni contribuiscono a dare alla
lana morbidezza, sofficità, elasticità, adesione nella filatura. Più la fibra è
fine tanto più frequenti e regolari sono le sue ondulazioni.
Il colore più diffuso è il bianco avorio ma
esistono anche pecore grigie, morette, nere e rossastre.